Il rapporto tra educazione e ambiente racchiude in sé molteplici fattori di sviluppo, coinvolgendo, su piani diversi ma complementari, giovani e adulti, cittadini e visitatori, produttori e consumatori. L’ambiente naturale e rurale, altresì, può essere osservato in una prospettiva pedagogica e formativa, specialmente oggi, momento storico in cui la pandemia da Covid, anche nel nostro Paese, sta determinando un arretramento nel cammino verso l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Emblematico, in termini di attivazione di processi di crescita e catalisi di opportunità di sviluppo, è l’approccio al patrimonio culturale e paesaggistico di Chiocciola la casa del nomade, piccola realtà associativa che opera nei territori rurali dell’Unione dei Comuni della Valle del Marecchia, in provincia di Rimini, e che interpreta il paesaggio come fonte e luogo di apprendimento, costruendo su di esso percorsi educativi e didattici che coinvolgono studenti, esercenti e realtà produttive locali. L’obiettivo è quello di salvaguardare i saperi e le tradizioni locali: patrimonio culturale ed esperienziale da non disperdere né dimenticare.
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