
La presenza di più attività negli open offices comporta più sorgenti sonore che possono avere effetti negativi sugli utenti. In risposta, è stato sviluppato un approccio che considera parametri oggettivi, percezione soggettiva e soluzioni architettoniche. Nella pratica comune, però, si riscontrano delle interferenze tra tali ambiti che, se non risolte, causano una progettazione acustica scadente. Tale paper intende identificare tali interferenze tramite l’analisi di un caso reale. I parametri oggettivi (STI, RT e LAeq,T) sono stati misurati e valutati rispetto alla EN ISO 3382-3 e alla BS ISO 22955. Una versione sintetizzata del questionario GABO è stata distribuita per identificare le attività più disturbate. I risultati mostrano come, STI e RT ottemperanti non comportino un basso livello di fastidio del parlato comprensibile e non comprensibile. Valori di rumorosità ottemperanti sono comunque percepiti fastidiosi per tutte le attività. Inoltre, la posizione tra le funzioni può avere effetti diversi sul modo in cui le sorgenti sono percepite. Ciò evidenzia la necessità di analisi multi-criteriali per analizzare e superare tali interferenze e garantire un elevato comfort acustico.