Nella società della conoscenza di oggi, l’accesso a nuove tecnologie non può che essere inquadrato nella più̀ ampia prospettiva dei diritti umani. Essere un cittadino del XXI secolo implica, tra le altre cose, il saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TIC) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Il lavoro presentato rafforza il messaggio che l'utilizzo delle TIC non può essere “fine a se stesso”, ma va pensato per favorire l'apprendimento e la stimolazione di specifiche abilità e determinate competenze volte all'autonomia personale e sociale delle persone con sindrome di Down, allo scopo di incrementarne l’inclusione sociale e professionale, traducendo le tecniche utilizzate in ambito clinico in percorsi educativi. Il progetto denominato C’eral’acca viene presentato come una sperimentazione condotta con otto giovani adulti con Sindrome di Down per aumentare le loro opportunità lavorative, migliorando la loro competenza digitale. L’esperienza descritta si delinea come modello per la pianificazione di iniziative a carattere educativo e formativo per migliorare le competenze digitali di persone con Sindrome di Down.
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