
Nel contributo il pensiero di Raymond Buyse, da molti considerato il padre fondatore della pedagogia sperimentale in Europa, è ricostruito a partire dall’analisi della sua opera più importante, L’expérimentation en pédagogie e delle sue attività scientifiche e didattiche, svolte dentro e fuori l’accademia. L’ipotesi interpretativa è che lo studioso non si sia sottratto al confronto con la sfida del suo tempo riuscendo a legittimare il discorso sui mezzi all’interno del discorso sui fini. A novant’anni dalla pubblicazione alcune sue idee appaiono superate ma la problematizzazione del suo pensiero è ancora in grado di suggerire piste di riflessione utili ad arricchire il dibattito scientifico sulla pedagoga sperimentale, sul suo campo di azione e sul suo rapporto con la scienza pedagogica tout court.