Nell’articolo si analizza la scena trap del quartiere di Barriera di Milano (Torino), mettendo in luce gli aspetti socio-spaziali di una produzione musicale molto popolare tra le seconde generazioni degli immigrati, ma relativamente poco presente negli studi urbani sulla Torino contemporanea, anche perché si tratta di una produzione largamente affidata a musicisti non professionisti e che circola prevalentemente su piattaforme digitali di streaming. In questo lavoro ci proponiamo di colmare questa lacuna, focalizzandoci sulla natura contemporaneamente ‘situata’ e ‘globale’ di un fenomeno che si nutre di marginalità ed esclusione locale, e, al contempo, di immaginari e codici espressivi mutuati dalla ‘scena’ trap internazionale, e in particolare dal ‘rap delle banlieue’. Per raggiungere questo scopo, l’analisi si avvale degli strumenti concettuali della teoria dell’embeddedness (radicamento).