
Il fascicolo si apre con un saggio che prosegue la riflessione nel campo della legal geography. Il contributo riguarda la dottrina della entry fiction - la possibilità di scindere la presenza fisica da quella giuridica al fine di stabilire i diritti in tema di asilo - e ne ripercorre a ritroso la genesi, dalle più recenti politiche europee sull’asilo fino al contesto statunitense in cui si è originata, ricostruendone i complessi immaginari geografici e giuridici e mettendone in luce la matrice esclusoria.
Seguono due contributi che esplorano, attraverso approcci diversi, le relazioni tra spazio e pratiche sociali: da un lato, le pratiche alimentari vegane e i loro legami con luoghi e identità; dall’altro, la mobilità come strumento di inclusione e partecipazione nella vita urbana.
I due studi successivi si occupano del complesso rapporto tra attori e territorio, mettono alla prova diversi approcci teorico-metodologici per lo studio dei conflitti ambientali e della governance territoriale: l’analisi del concetto di Social Licence to Operate nel contesto territoriale della Val d’Agri; l’impiego del modello della quintupla elica nei processi di coinvolgimento di attori nell’ambito di progetti di citizen science.
Chiude la sezione un saggio di rassegna che propone una riflessione sulla necessità di recuperare il cosmopolitismo nel dibattito accademico in ambito geografico.
Il fascicolo si chiude con un’ampia selezione di recensioni che spaziano dalle geografie del cibo alle migrazioni e all’educazione alla cittadinanza, da studi sul rapporto tra società locali e patrimonio fino ai temi della mobilità e delle contaminazioni tra geografia e pratiche artistiche.