Politiche di peer review
Dal 2007, gli articoli proposti per la pubblicazione sulla Rivista sono sottoposti alla procedura di revisione anonima tra pari che viene descritta di seguito. Lo scopo della peer review non è solo valutare la pubblicabilità o meno dell’articolo, ma contribuire costruttivamente con commenti e suggerimenti a migliorarne la qualità e la rilevanza. Ogni scritto viene in primo luogo valutato collegialmente dal comitato editoriale. Se lo scritto è ritenuto adeguato agli scopi e agli standard della Rivista, viene inviato ai revisori esterni privo di qualsiasi elemento che possa portare a identificare i nomi degli autori/autrici. I revisori sono persone di provata fama scientifica, esperte del tema e con esperienza di pubblicazione su riviste internazionali. L’elenco completo dei reviewer è conservato presso la redazione e pubblicato ogni due anni sul sito della Rivista.
L’articolo anonimo viene inviato a ciascun revisore corredato di un questionario nel quale si chiede: un giudizio analitico su singoli aspetti dell’articolo; un commento generale da comunicare all’autore/autrice; un commento confidenziale riservato alla direzione della Rivista; un giudizio sulla pubblicabilità dell’articolo, articolato nelle seguenti cinque possibilità:
a) Accettabile per la pubblicazione nell’attuale versione;
b) Accettabile ma solo dopo revisioni secondarie;
c) Accettabile ma con revisioni sostanziali e con suggerimento di nuovo invio alla rivista e conseguente nuovo processo di revisione;
d) Non accettabile, ma si consiglia di proporre il lavoro altrove;
e) Non accettabile.
I commenti e i suggerimenti dei revisori sono inviati agli autori/autrici dal comitato editoriale unitamente, ove necessario, ad ulteriori indicazioni di sintesi. Dopo che gli autori/autrici hanno adempiuto alle modifiche suggerite, rinviano l’articolo alla Rivista insieme ad un documento di ‘risposta ai revisori’ nel quale descrivono i cambiamenti effettuati in risposta a ciascuno dei commenti ricevuti, o motivano eventualmente perché alcune delle modifiche suggerite non sono ritenute opportune o possibili.
Nel caso di un giudizio di tipo b), il comitato editoriale non è tenuto necessariamente a inviare di nuovo l’articolo ai revisori, ma può giudicare autonomamente se gli adeguamenti dell’autore/autrice sono soddisfacenti. In caso negativo, il comitato editoriale chiede ulteriori adeguamenti.
Nel caso di un giudizio di tipo c), l’articolo è nuovamente inviato al revisore o ai revisori che hanno formulato tale giudizio, per permettere loro di giudicare se gli adeguamenti sono soddisfacenti. In caso negativo, il revisore chiede ulteriori adeguamenti, fino a che questi sono ritenuti sufficienti.
Nel caso uno fra i revisori esprima un giudizio del tipo a), b), c), e l’altro revisore esprima un giudizio del tipo d), e), il comitato editoriale valuta se l’articolo debba essere respinto, oppure inviato a un terzo revisore (senza informarlo dei giudizi precedenti), motivando tale decisione nei confronti del revisore che ha suggerito il rigetto dell’articolo.
Ai fini della valutazione dell’articolo, non è consentito l’utilizzo degli strumenti di intelligenza artificiale generativa.