Questo saggio intende discutere le prospettive di innovazione relative alla didattica accademica nell’ambito delle scienze umane, approfondendo le modalità di formazione interculturale dei futuri insegnanti. Concentrandosi sull’aula universitaria come territorio plurale e proponendo la pratica filosofica di comunità di matrice lipmaniana come metodo attraverso cui gli studenti possono acquisire un habitus interculturale e co-costruire conoscenze disciplinari, si enfatizza la necessità di una trasformazione dei processi formativi tramite approcci che favoriscano la partecipazione attiva degli studenti e, al contempo, sollecitino un riposizionamento dei docenti per promuovere un contesto dialogico e plurale.