Il tema dell’apprendimento è ormai al centro dei sistemi educativi. L’interesse per “come” la mente apprende ha sopravanzato il “cosa” apprende. Di qui l’enfasi sulle “competenze” che dovrebbero mettere in condizione il soggetto non solo di contribuire alla coesione sociale e alla propria crescita personale ma anche, come viene ribadito in molti documenti di importanti organizzazioni e decisori internazionali, allo sviluppo economico e alla crescita dell’occupazione nell’ambito di una learning economy. L’interesse che proviene da questi ambienti per una “nuova pedagogia” che fornisca “competenze” utili alla crescente competizione nell’ambito del capitalismo cognitivo rischia, tuttavia, di enfatizzare solo la dimensione
strumentale dell’apprendimento. In questo modo viene meno quella tensione fra soggettività e universalità che l’epoca della Bildung aveva impresso nel concetto di educazione e della quale oggi si sente un rinnovato bisogno. Il contributo intende affrontare queste tematiche proponendo tre “vertici” (creativo, estetico e etico) che intendono fornire un contributo per arricchire il concetto di apprendimento tenendo sullo sfondo proprio quello di universalità.