L’articolo analizza le condizioni affinché l’e-portfolio delle competenze, supportato dall’intelligenza artificiale generativa (Generative Artificial Intelligence - GenAI), rappresenti uno strumento pedagogico innovativo nell’istruzione superiore per favorire un migliore allineamento tra l’offerta di lavoro ad alta qualificazione e la domanda di competenze spesso svalutata. Grazie all’IA, è possibile modellizzare l’e-portfolio in modo più personalizzato ed equo, valorizzando le competenze trasversali e le microcredenziali, riducendo il rischio di standardizzazione eccessiva e quindi di disumanizzazione. Questo strumento consente agli studenti di documentare e riflettere sulle proprie capacità, migliorando la loro visibilità nel mercato del lavoro. Tuttavia, emergono problematiche etiche, come l’uso inappropriato degli e-portfolio da parte dei datori di lavoro per fini esclusivi, e la mancanza di trasparenza negli algoritmi che potrebbero discriminare profili atipici. La GenAI, se utilizzata in modo responsabile, può contribuire a rendere l’e-portfolio uno strumento inclusivo, riducendo le disparità e favorendo una valutazione più obiettiva e imparziale delle competenze.