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È possibile immaginare di costruire una rete territoriale nelle aree interne basata sul riuso/riciclo di manufatti esistenti, capace di definire un telaio di supporto ad azioni di prevenzione, mitigazione e gestione delle emergenze, nonché di promuovere la riattivazione di economie e collettività in una dimensione post-Covid?
Attraverso un approccio circolare al progetto, l’infrastruttura ferroviaria e le stazioni in disuso potrebbero costituire il supporto di una duplice rigenerazione nella quale azioni di riuso sistemiche e transcalari agiscono per riattivare dinamiche socioeconomiche e spaziali; in questo quadro la relazione tra comunità e progetto può divenire lo strumento per catalizzare nuovi processi di cura e messa a sistema di spazi ed esigenze locali entro problematiche globali.