La Rivista Geografica Italiana è una delle più longeve riviste scientifiche italiane ed aspira ad essere il principale luogo di confronto e di avanzamento scientifico per gli studi geografici in Italia.
La pubblicazione della Rivista ha inizio a Firenze nel 1894 per iniziativa dei geografi Filippo Maria Pasanisi e Giovanni Marinelli. Lo scopo – come si legge nel primo numero – è adoperarsi con vigile rigore scientifico ad «un lavoro di raccolta, di ordinamento e di lenta ma efficace elaborazione dei dati fondamentali illustrativi del nostro paese». Tale linea editoriale e lo spirito strettamente scientifico della Rivista sono rimasti sostanzialmente invariati, in parallelo ad un progressivo ampliamento dei contesti e delle tematiche affrontate.
Da sempre aperta al dialogo internazionale, la Rivista pubblica contributi in italiano, inglese, castigliano e francese, in quattro fascicoli l’anno (marzo, giugno, settembre, dicembre). Ospita sia articoli di ricerca – che presentano elaborazioni di materiali e analisi empiriche originali – sia articoli di rassegna – ovvero di riflessione critica su particolari filoni di ricerca o autori/autrici. In entrambi i casi gli articoli contengono una proposta originale e rilevante ai fini dell'avanzamento del dibattito scientifico dal punto di vista concettuale, teorico, metodologico o applicativo. Gli articoli proposti sono per questo valutati preliminarmente dal comitato editoriale e successivamente sottoposti ad una procedura di doppia revisione anonima tra pari.
La rubrica ‘Opinioni e dibattiti’ ospita invece contributi di diversa natura quali i commentari, i forum, le interviste e le recensioni critiche, il cui scopo è animare il dialogo scientifico su temi, autori/autrici o volumi particolarmente significativi, e la cui valutazione è affidata al comitato editoriale.
La Rivista è fin dagli anni immediatamente successivi alla sua fondazione l’organo della Società di Studi Geografici, fondata a Firenze nel 1895. Essa è stata la prima rivista di geografia umana pubblicata in Italia ad essere inserita nel repertorio Scopus (2013), e figura tra le riviste scientifiche di “classe A” fin da quando tale classifica è stata creata – sia per la geografia che, più recentemente, per la sociologia economica, del lavoro, dell'ambiente e del territorio. I suoi contenuti sono ad accesso aperto e la pubblicazione non è vincolata ad alcun pagamento da parte degli autori/autrici.
Gli indici completi e gli abstract degli articoli, dal 1970 a oggi, sono consultabili sul sito della Società di Studi Geografici. Dal 2012, gli articoli sono liberamente accessibili e scaricabili alla stessa pagina. Su questo sito sono disponibili gli indici e i contenuti pubblicati dal 2021.