I giocatori problematici non sempre riconoscono la situazione critica in cui versano. Inoltre, vergogna e timore dello stigma si rivelano spesso ostacoli insormontabili che impediscono di intraprendere un trattamento formale. Ciò spiega la nascita di nuove tipologie di aiuto professionale attraverso l’utilizzo del telefono e delle tecnologie informatiche (es. helpline professionali, counselling online, siti web dedicati). Nel presente lavoro sono stati analizzati i record relativi ai soggetti che hanno iniziato un trattamento mediante la piattaforma online Giocaresponsabile.it, che offre una terapia online basata sul modello cognitivo-comportamentale (Internet-delivered cognitive behavior therapy, ICBT). Dall’esame dei profili socio-economici e dei comportamenti di gioco sia di chi ha concluso la terapia sia di coloro i quali la hanno interrotta prematuramente, emerge che determinate caratteristiche dei pazienti possono avere un peso significativo sugli esiti trattamentali. Ciò suggerisce di raffinare l’analisi sull’impatto di tali fattori in modo da ‘cucire’ con maggior precisione la terapia sulle specifiche esigenze dei pazienti.