In questo articolo l’autrice, partendo dall’analisi delle interviste fatte ai coordinatori d’anno delle diverse sedi della Scuola COIRAG, esplora il senso di appartenenza come vincolo e come risorsa per rendere possibile la condivisione delle diversità teorico-cliniche dei docenti attraverso un pensiero che lavori per l’integrazione e la complementarità. Sottolinea che la necessità sentita è quella di partire dai nodi etici ed epistemologici della nostra professione, che si confronta con le profonde mutazioni avvenute nel mondo sociale e che richiede un ripensamento dell’epistemologia e della prassi dei campi terapeutici.