L’articolo intende sollecitare una maggiore attenzione del discorso pedagogico sul tema della bellezza intesa come “direzione di senso educativo” e “dinamica significante” (Musaio, 2006) per riscoprirla come uno degli obiettivi più importanti della formazione dell’essere umano.
Il contributo delinea le piste di ricerca pedagogica e le opzioni didattiche percorribili per un’educazione alla bellezza negli ambienti di vita della persona, affinché si possa guidare la capacità di guardare all’essenziale anche all’interno delle vaste sollecitazioni offerte dalla cultura del consumo.
Dinanzi ad un agire volutamente esteriorizzato fino all’estremo, l’esperienza educativa sollecita a riconquistare la capacità di fare di se stessi il centro del proprio essere e della bellezza non il motore propulsivo della vanità ma un vettore di progettualità e di impegno individuale e sociale.
Educare alla bellezza e alla profondità del cuore avvicina l’essere umano al suo nucleo costitutivo per risvegliare la capacità di progettare nuovi modi d’essere e così suscitare la sete di essenzialità e di bellezza, necessarie per un futuro di pace e di giustizia.