Il contributo propone un cambio di prospettiva teorica relativa al modo in cui è stato finora trattato il bullismo omofobico. Piuttosto che analizzarlo come una forma peculiare di bullismo, caratterizzato dall’omofobia, si propone di leggerlo come una forma peculiare di omofobia, che ha la scuola come teatro. Vengono prima descritti i caratteri propri del bullismo omofobico che risultano dalle ricerche: esso è agito prioritariamente da maschi, perlopiù ai danni di altri maschi e, soprattutto, nel periodo adolescenziale. Tale descrizione viene posta a confronto con le ricerche sui casi di violenza omofobica diffusi nella società, che risultano avere come protagonisti soprattutto giovani maschi. A partire dall’analisi degli episodi di cronaca relativi ad assalti omofobici compiuti da singoli o da gruppi si ricavano infine elementi interpretativi del bullismo omofobico e si propongono direzioni operative di carattere pedagogico.