L’attuale tendenza della trasformazione urbana non interessa più solo l’espansione dei centri urbani, quanto piuttosto la riconversione del patrimonio esistente. Lo spazio urbano è discontinuo, composto di luoghi che il tempo ha posto vicino, spesso senza alcuna pianificazione, a dimostrazione che l’evoluzione della territorialità è più rapida di quella del territorio che ne conserva le rimanenze materiali. Vengono a formarsi, così, degli spazi interstiziali nella trama urbana che solo la creatività sociale può reinserire nella progettualità di un contesto abitato e vitale, risignificandoli di nuova funzione. Questa dovrebbe essere vista come un’urgenza perché, sia che la territorializzazione riguardi la conquista di spazi extraterritoriali, che quelli interni al proprio territorio, lo spazio urbano abbandonato rappresenta una sorta di minacciosa indeterminatezza che può arrivare ad essere de-strutturalizzante per il tessuto territoriale, così come per l’identità collettiva. La creatività risulta essere, quindi, una strategia territorializzante attraverso cui la società educa alla cittadinanza attiva reificando, significando e funzionalizzando gli spazi del suo vivere, autorappresentandosi.
Riferimenti bibliografici
Bateson G. (1972). Steps to an Ecology of Mind. New York: Ballantine Book (trad. it.: Verso un’ecologia della mente. Milano: Adelphi, 2000).
Corboz A. (1983). Le territoire comme palimpseste. Diogéne, 121: 14-35, testo disponibile sul sito: jointmaster.ch/file.cfm/document/Le_territoire_comme_palimpseste.pdf?contentid=1042, (13/06/2020).
Delors J. (1996). Learning: the Treasure within. Report to UNESCO of the International Commission on Education for the Twenty-first Century. UNESCO Publishing (trad.it., Nell’educazione un tesoro. Rapporto all’UNESCO della Commissione Internazionale sull’Educazione per il Ventunesimo secolo. Roma: Armando Editore, 1997).
Maciocco G., Lutzoni L., Valentino M. (2018). Riflessioni sul progetto tra didattica e ricerca. In: Maciocco G., Lutzoni L., Valentino M., a cura di, Strutture generative e nuclei di urbanità. Milano: FrancoAngeli.
Morin E. (2015). Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l’educazione. Milano: Raffaello Cortina Editore.
Perucca A. (2003). Progetto di sé e costruzione dell’identità. In: A. Perucca (a cura di), L’Orientamento, fra miti, mode e grandi silenzi. Castrignano dei Greci: Amaltea.
Ostanel E. (2017). Spazi fuori dal comune: rigenerare, includere, innovare. Milano: FrancoAngeli.
Raffestin C. (2017). Territorialità, territorio, paesaggio. In: Arbore C., Maggioli M., a cura di, Territorialità: concetti, narrazioni, pratiche. Saggi per Angelo Turco. Milano: FrancoAngeli.
Secchi B. (2000). Prima lezione di urbanistica. Roma-Bari: Laterza.
Turri E. (1979). Semiologia del paesaggio italiano. Milano: Longanesi.
Turri E. (1988). Il paesaggio come teatro. Dal territorio vissuto al territorio rappresentato. Venezia: Marsilio.
Turri E. (2008). Antropologia del paesaggio. Venezia: Marsilio.
Valentino M., Lutzoni L. (2020). Among territorial project and architectural design. City, Territory and Architecture, 7: 1-12, testo disponibile sul sito: https://cityterritoryarchitecture. springeropen.com/articles/10.1186/s40410-020-00115-w(1709/2020).
Valentino M. (2018). Rappresentare la complessità urbana. In: Maciocco G., Lutzoni L., Valentino M., a cura di, Strutture generative e nuclei di urbanità. Milano: FrancoAngeli.
Ward C. (2018). L’educazione incidentale. Milano: Eléuthera.