Call for Paper - Vol. 16, n. 1/2025
Nel 2025 cadono i novant’anni dalla pubblicazione del volume “L'expèrimentation en pèdagogie” di Raimond Buyse (1889-1974), professore all’Università Cattolica di Lovanio, dove fondò e diresse il Laboratorio di pedagogia sperimentale. A lui in particolare si deve sia l’apertura alla dimensione scientifica del discorso pedagogico sia l'applicazione di metodologie empirico-sperimentali in ambito educativo, di cui la sua nota formula “tayloriser l'instruction pour valoriser l'éducation" costituisce una sintesi efficace.
Tale ricorrenza offre una preziosa occasione per approfondire la questione della pedagogia come scienza fra teoria ed empiria, nonché per approfondire temi e problemi connessi con la sperimentazione nei contesti educativi sia a livello metodologico sia a livello etico. Se oggi possiamo considerare ormai superata l’erronea antitesi fra pedagogia e sperimentazione, resta ancora aperto il dibattito intorno al ricorso ai metodi empirico-sperimentali per lo studio dei processi e dei sistemi educativi, alla natura dell’evidenza scientifica a cui può accedere la ricerca educativa, all’utilizzo dei dati della ricerca pedagogica ai fini delle politiche pubbliche in ambito scolastico e formativo. Inoltre, negli ultimi anni, si sono sempre più diffuse forme di ricerca empirica nei vari contesti educativi, rendendo necessario riflettere in modo approfondito sia su potenzialità e limiti del raccogliere dati sul campo sia sui cambiamenti avvenuti – nel corso degli ultimi novant’anni – a livello epistemologico, euristico, tematico e metodologico nei settori scientifico-disciplinari in cui si articola la pedagogia italiana.
Questo numero vuole esplorare, raccogliendo riflessioni ed esperienze, la pedagogia come scienza che ha per oggetto il fatto educativo, con le sue specificità e le sue peculiarità, nella continua tensione fra essere e dover essere, fra metodi quantitativi e metodi qualitativi, fra dimensione sincronica e dimensione diacronica, fra rigore metodologico e rispetto della persona, nella consapevolezza dell'inadeguatezza di un solo approccio – teoretico, storico-comparativo, empirico-sperimentale – rispetto alla complessità dell'educazione nella società 5.0 sostenibile e inclusiva. I contributi potranno, inoltre, affrontare temi, problemi e prospettive dello studio ‘scientifico’ dei fenomeni educativi, del rispetto delle condizioni proprie del metodo scientifico nelle ricerche in campo educativo e dell’appropriatezza di metodi e strumenti rispetto alla peculiarità dell’oggetto di studio, unitamente alla coerenza con l’epistemologia pedagogica e al rispetto della natura axiologica ed etica degli oggetti-soggetti di studio della pedagogia.
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Lingue: Inglese, Francese, Italiano
Lunghezza max degli articoli: tra 25.000 e le 35.000 battute (spazi inclusi e conteggiando anche abstract e riferimenti bibliografici).
Scadenza della call. 15 marzo 2025