L’articolo esamina l’impatto delle tecnologie digitali sull’impiego del lavoro attraversol’el aborazione di un modello qualitativo basato sul concetto di sostenibilità istituzionale, inteso come un circuito in cui il frame istituzionale consente il dispiegamento delle libertà e capacità individuali e la promozione di una maggiore equità e inclusione permette di cogliere le opportunità disponibili. In particolare l’analisi si concentra sull’impatto della digitalizzazione sull’Obiettivo 8 dei Sustainible Development Goals elaborato per l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Attraverso l’esame qualitativo della letteratura esistente si giunge alla conclusione, pur bisognosa di ulteriori approfondimenti e verifiche, che la digitalizzazione ha nel breve periodo un impatto negativo sull’occupazione se valutato in termini di sostenibilità istituzionale, in particolare per le mansioni di basso e medio livello aventi un carattere routinario.
Di conseguenza sono necessarie, anche a livello aziendale, politiche di empowerment e di re-skilling digitale del capitale umano, per evitare il fenomeno di esclusione digitale (e-esclusion).