Negli ultimi anni, l’Azienda USL della Romagna ha assunto un ruolo di rilievo nell’attuazione delle strategie regionali di digitalizzazione in sanità, distinguendosi per un approccio proattivo e sperimentale, ma non per questo privo di criticità. Il presente contributo ricostruisce l’evoluzione organizzativa e progettuale in ambito digitale dell’Azienda, analizzando il livello di sviluppo e maturità delle esperienze di telemedicina attive, a oggi, nei quattro territori di Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna. Le esperienze esaminate – dalla gestione dello scompenso cardiaco al telemonitoraggio dei pazienti diabetici, dai percorsi di wound care alle piattaforme per i teleconsulti oncologici – restituiscono un panorama eterogeneo di modelli per livello di avanzamento e consolidamento. Il caso studio restituisce la fotografia di un contesto dinamico, animato da numerose iniziative ad alto potenziale, spesso avviate grazie all’iniziativa di singoli clinici, ma ancora frammentate e non sempre integrate. Le sfide aperte per l’Azienda nei prossimi anni riguardano non solo la necessità di integrare i servizi digitali nei percorsi clinici in maniera più strutturata e omogenea a livello territoriale, ma anche il rafforzamento della governance interna e lo sviluppo di una cultura professionale diffusa dell’innovazione digitale. L’esperienza dell’AUSL della Romagna offre dunque uno spaccato utile per comprendere non solo le opportunità, ma anche alcuni dei nodi ancora da sciogliere per rendere la telemedicina una componente strutturale e realmente operabile e operativa dell’assistenza sanitaria.