Il nuovo Accordo Collettivo Nazionale presenta numerosi elementi di innovazione e cambiamento del ruolo della Medicina Generale e del suo posizionamento nel “sistema delle cure” dell’assistenza territoriale. Tre aspetti chiave mirano a una migliore connessione e integrazione della Medicina Generale con l’intera rete dei servizi rappresentando elementi cruciali per la riuscita del percorso trasformativo: (i) forme organizzative della Medicina Generale (Unità Complesse di Cura Primarie e Aggregazioni Funzionali Territoriali); (ii) connessione/integrazione con le Case di Comunità; (iii) istituzione del Ruolo Unico di Assistenza Primaria.
Questi aspetti di riorganizzazione andranno coordinati con le previsioni del PNRR e DM 77/22 e la necessaria costruzione di nuovi assetti che coinvolgeranno anche il Distretto.
Gli Autori, anche in base alla loro esperienza e conoscenza del settore, esaminano questi temi per definire i “nodi cruciali” di questo processo di rigenerazione organizzativa e professionale che disancorandosi da schemi e modelli ideologici (dipendenza, presenza fisica ecc.) individui un percorso di costruzione di un nuovo network per l’assistenza territoriale.
È anche difficile poter dire al momento quanto dell’ipotesi di un approccio “sistemico” della Medicina Generale potrà essere realizzato, stante il recente avvio di questo percorso innovativo.
Negoziazione Collaborativa, corrispondenza delle Case di Comunità (CdC) Hub e Spoke con UCCP e AFT, Formazione Specifica per Referenti e Coordinatori UCCP, politiche regionali condivise con gli assetti e bisogni territoriali, potrebbero in questa fase avviare e favorire questo processo virtuoso di chanching management per la costruzione di un nuovo network dell’assistenza territoriale e con esso della Medicina Generale italiana.
Al contrario una negoziazione regionale autoreferenziale, differenziazione CdC Hub e Spoke con UCCP e AFT, individuazione di Referenti/Coordinatori per solo ruolo “rappresentativo”, politiche regionali su CdC direzionale e/o non coerenti con assetti ed esigenze territoriali, potrebbero introdurre rigidità tali da impedire o rallentare lo sviluppo di questo processo.