La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT) è un centro monospecialistico di riferimento nazionale per la diagnosi e la cura della patologia oncologica. Nel corso degli anni l’assistenza sanitaria in ambito oncologico ha adottato progressivamente un approccio improntato alla visione globale della patologia, implementando modalità di cura “integrata”. Per supportare questa impostazione, l’Istituto ha nel tempo adottato soluzioni di innovazione digitale in diversi ambiti: i) attività clinica, ii) ricerca scientifica e iii) attività amministrativa di supporto.
Già prima dello scoppio del Covid-19, l’Istituto aveva sperimentato l’adozione della telemedicina e, in particolare, del telemonitoraggio. Le esperienze di telemedicina si sono rafforzate durante la pandemia per fronteggiare la necessità di garantire continuità di assistenza e cura, erogando più di 10.000 consulti a distanza.
Anche dopo il superamento della fase emergenziale, la telemedicina ha rappresentato uno dei canali fondamentali di presa in carico e cura dei pazienti.
In particolare, il progetto dell’“Ambulatorio Virtuale” descritto in questo contributo si è posto l’obiettivo di introdurre sistematicamente la telemedicina nella pratica quotidiana attraverso una revisione dei processi che includesse attivamente le unità operative coinvolte. Nella prima fase di realizzazione del progetto sono state adottate soluzioni già presenti in azienda e disponibili in tempi rapidi.
Nel 2021, è stata introdotta la piattaforma “TICURO” per garantire un approccio trasversale a tutto l’Istituto.
A oggi le unità operative che utilizzano la piattaforma sono dieci e dal 2021, ogni mese, le televisite erogate con il Servizio Sanitario Nazionale sono circa 100.
La stretta integrazione con l’area della Ricerca ha portato alla progettazione sulla piattaforma di un modulo dedicato alla raccolta dei PROMs. Inoltre, la piattaforma rappresenta l’occasione per ripensare e riorganizzare anche percorsi di ricovero e di pre-ricovero, in un percorso continuo di sviluppo e di coinvolgimento sempre più allargato dei vari stakeholder, quali per esempio i caregiver e le associazioni di volontariato.