Nel 1990 la comunità senegalese di Firenze fu protagonista di una protesta per reagire a una serie di manifestazioni e violenze di tipo razzista, per contrastare provvedimenti decisi dalle autorità locali e centrali, per rispondere alle modalità di presentazione dell’immigrazione straniera fornite dai mass media. La lotta si realizzò con uno sciopero della fame in piazza, nei pressi del Duomo, incontrò il sostegno di una parte consistente della città, ebbe ampia risonanza e si concluse con una legittimazione politica dei suoi promotori. La protesta e il suo esito anticiparono temi che avrebbero assunto un rilievo notevole nel XXI secolo, ma fu presto dimenticata. L’articolo ricostruisce le premesse e il contesto in cui avvenne lo sciopero della fame, e propone una narrazione della protesta gettando uno sguardo all’interno della piazza, attraverso l’uso di fonti edite e inedite, intrecciandole con testi e documenti raccolti o prodotti dall’autore nel 1990.