La pubblicazione di “Tensions of Social History” da parte di Alessandro Stanziani offre l’occasione per ripensare la “storia sociale”, un insieme di indirizzi tuttora vivace in giro per il mondo. Ripartire, come suggerisce l’autore, da una “storia sociale” delle pratiche storiografiche, attorno alla costruzione dialogica (sia in termini di figure sociali che di collocazioni geografiche) degli snodi cruciali del mestiere di storico (archivi, dati, categorie e modelli) potrebbe riaprire un dibattito anche in Italia.