In questo articolo si offre un ampio quadro delle maggiori pubblicazioni, e dei maggiori temi, emersi in questi primi due anni del Centenario italiano. In un elenco solo apparentemente impressionistico viene seguita la retorica diffusa, l’appassirsi della storia rispetto alla memoria, le implicazioni politiche, le polemiche ancora attorno alla scelta di parlare di Caporetto o di Vittorio Veneto. In questo modo sono anche ricordati i cinque decenni di studio dell’autore e l’evoluzione dei suoi personali interessi rispetto al mutare dei contesti storiografici e politici, e discute con altri importanti storici italiani. Così la sua partecipazione in questo avvio di Centenario a eventi pubblici, gli permettono di presentare le sue riflessioni sull’opinione pubblica italiana e gli effetti della politica della memoria prevalente.