L’autore sviluppa un commento dell’articolo di Cilasun et al. (2021) “The Large Group in Training”1 attraverso la lente offerta dal “Workshop Nazionale” di COIRAG, contesto formativo rivolto agli specializzandi in psicoterapia di Scuola COIRAG nel quale si fa un uso peculiare del dispositivo esperienziale e dei Large Group.
Partendo dalla constatazione che l’uso dei gruppi allargati è stato nel tempo ampiamente esplorato in vari contesti, ma che il loro utilizzo a fini didattici e formativi è stato a oggi poco studiato, sono in particolare affrontati i temi del tempo della formazione analitica; di ciò che di caratteristico avviene in un Large Group esperienziale, e della sua difficoltà a descriverlo avvalendosi di un lessico proprio della gruppoanalisi dei piccoli gruppi; della possibilità di leggere nei gruppi di largo formato le dimensioni istituzionale e sociale. In particolare, si afferma che il processo di costruzione della soggettività dello psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico e gruppoanalitico richieda un’esplorazione dei confini tra sé, noi e altri e la costruzione di relazioni interpersonali costruttive, considerando al contempo il ruolo del contesto istituzionale e culturale. In questo percorso, il Grande Gruppo formativo crea un equilibrio dinamico tra esprimersi e ascoltare, diviene un luogo in cui si può esplorare e comprendere le dinamiche di gruppo, la relazione con l’organizzazione formativa e l’identità professionale, in cui le forze sociali possono essere comprese e giocate, e si può in definitiva costruire un senso di appartenenza a una comunità di cui ciascuno è, allo stesso tempo, membro ed erede in una catena trasmissiva.