L’autore propone il film 1000 Arten Regen zu beschreiben come spunto per conoscere la situazione di una famiglia il cui figlio vive una condizione di ritiro sociale.
L’autore, quindi, propone che la specificità dell’esperienza del ritiro non sia l’isolamento sociale in sé ma la rappresentazione interna di oggetti invadenti e critici e, contemporaneamente, non disposti a fornire esperienze di positivo rispecchiamento.
L’autore propone quindi che le esperienze in cui si desidera padroneggiare e limitare la presenza di un oggetto siano fra quelle che più facilmente consentono un’identificazione con questi pazienti, fra le esperienze umane comuni.