spazio aperto
N. 106 (2023)
Vittorio Borachia e Carlo Santi. Un sodalizio tra insegnamento e pratica professionale
Abstract
Borachia e Santi, con un’intensa operosità in tutte le scale del progetto, furono figure cardine all’interno del dibattito architettonico-urbanistico e del design italiano del dopoguerra. Lo studio dei documenti conservati nel Fondo Borachia-Santi depositato presso il Politecnico di Milano, Archivi DAStU consente di trarre un primo bilancio della loro attività, svolta tra prestigiosi incarichi e riconoscimenti professionali, e mette in evidenza l’attualità della loro riflessione culturale, espressione di una stretta interconnessione fra teoria, progetto e attuazione. Una parte sostanziale dell’archivio è inerente alla progettazione urbanistica, ma altrettanto rilevante risulta la parte architettonica che, per complessità e qualità progettuale, manifesta un chiaro valore territoriale e ambientale. La piena e critica conoscenza della loro prolifica e poliedrica attività li configura, fuori dalle luci dei riflettori, quali esponenti di rilievo del secondo Novecento italiano.
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