“Scrivere a Ceglie”. La parola tra vuoti, spazi interiori e ricominciamenti

Emanuela Mancino

doi:10.3280/qds2025oa21647

Scatti di ricordi

No. 41-42 (2025)

“Scrivere a Ceglie”. La parola tra vuoti, spazi interiori e ricominciamenti

Emanuela Mancino^▸^▾

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DOI: https://doi.org/10.3280/qds2025oa21647
Submitted: dicembre 12, 2025
Published: 2025-12-18

References

Baricco A. (2018). Oceano mare. Milano: Feltrinelli.
Bauman Z. (2016). In Prise of literature. Cambridge: Polity Press.
Foucault M. (1971). L’ordine del discorso. Torino: Einaudi.
Laneve C. (2012). Senza parole. Il silenzio pensoso a scuola. Sesto San Giovanni: Mimesis.
Mancino E. (2024). La soglia del discorso. Una preferenza che confina col silenzio per esitare nel divenire critico delle Parole. Paideutika, 39: 45-60.
Mortari L. (2004). Apprendere dall’esperienza: il pensare riflessivo nella formazione. Roma: Carocci.
Pavese C. (1967). Il mestiere di vivere. Torino: Einaudi, 1967.
Zambrano M. (2016). Chiari del bosco. Milano: SE.

How to Cite

Mancino, E. (2025). “Scrivere a Ceglie”. La parola tra vuoti, spazi interiori e ricominciamenti. Quaderni Di Didattica Della Scrittura - Open Access, (41-42). https://doi.org/10.3280/qds2025oa21647

[1] Baricco A. (2018). Oceano mare. Milano: Feltrinelli.

[2] Bauman Z. (2016). In Prise of literature. Cambridge: Polity Press.

[3] Foucault M. (1971). L’ordine del discorso. Torino: Einaudi.

[4] Laneve C. (2012). Senza parole. Il silenzio pensoso a scuola. Sesto San Giovanni: Mimesis.

[5] Mancino E. (2024). La soglia del discorso. Una preferenza che confina col silenzio per esitare nel divenire critico delle Parole. Paideutika, 39: 45-60.

[6] Mortari L. (2004). Apprendere dall’esperienza: il pensare riflessivo nella formazione. Roma: Carocci.

[7] Pavese C. (1967). Il mestiere di vivere. Torino: Einaudi, 1967.

[8] Zambrano M. (2016). Chiari del bosco. Milano: SE.