Nel contesto attuale degli urgenti e importanti investimenti per lo sviluppo dell’assistenza di comunità, così come previsti dal Piano di Ripresa e Resilienza italiano, il presente articolo si prefigge un duplice obiettivo: (a) descrivere un modello di decentramento erogativo di servizi specialistici di norma gestiti presso ospedali hub, capace di valorizzare le Case della Comunità come una rete di setting erogativi di prossimità, e (b) analizzare le determinanti di contesto e i driver manageriali azionabili per disegnare, implementare e consolidare un’innovazione di servizio di tipo transformational change. Per rispondere alle domande di ricerca, l’articolo presenta il caso di un’innovazione trasformativa in una Casa della Salute in un’area montana dell’Azienda Sanitaria piacentina. Descrive come, a seguito di un graduale processo di decentramento sui servizi oncologici, la Casa della Salute di Bettola, comune di 2.600 abitanti, eroghi settimanalmente cure oncologiche decise dal Dipartimento di Oncologica dell’Ospedale AUSL di Piacenza ma erogate localmente da due professionisti oncologici (un medico e un infermiere). Il successo di questo caso si basa sulla convergenza della gestione e della leadership clinica, sul gradualismo dell’intero decentramento dei servizi oncologi, sulla motivazione di professionisti e pazienti e su un’attenta attenzione alle problematiche logistiche. Questo caso può servire come prototipo per le repliche in altri contesti e per l’introduzione di innovazioni simili in altre aree terapeutiche.