Salta al menu principale di navigazione Salta al contenuto principale Salta al piè di pagina del sito

Articoli

N. 50 (2019)

Desertificazione psichica e trasformazione: psicoterapia, arte e immagini con un gruppo di donne rifugiate e vittime di tratta

Inviata
26 agosto 2019
Pubblicato
23-12-2019

Abstract

Il nostro articolo è un ampliamento della relazione che abbiamo tenuto del convegno “Art and Psyche: Conference IV. The illuminated imagination” organizzato dallo IAAP (International Association for Analytical Psychology), e svoltosi a Santa Barbara (California) lo scorso aprile. Vorremmo dare un contributo nell’ambito della riflessione sulla potenza evocativa e terapeutica delle immagini e con questo fine abbiamo provato a far dialogare pratica clinica e riflessione teorica, partendo dai contributi sull’argomento di C.G. Jung, D. Kalsched, V. Kast ed altri. Nell'esposizione si alterneranno momenti descrittivi, riguardanti un’esperienza di gruppo di psicoterapia espressiva (arteterapia) con donne rifugiate e vittime di tratta, e momenti di riflessione sulle possibilità che l’arte offre quale lingua comune, che permette di instaurare relazioni immediate, divenendo così strumento di integrazione. I materiali, il processo creativo e l’accoglienza ristabiliscono gradualmente un senso di controllo sugli eventi, andato perso col trauma: lavorare sulle proprie immagini offre delle possibilità riparative, a fronte degli effetti disintegrativi propri dell’esperienza traumatica. In questo modo si supera l'impasse di fronte al quale talvolta ci si trova quando si propone una  terapia esclusivamente verbale a persone provenienti da altre culture e portatrici di gravi sofferenze.


Riferimenti bibliografici

  1. Anzieu D. (1985). Le moi peau. Paris: Dunod (trad. it. L’io pelle. Roma: Borla, 1987).
  2. Cuomo E. (2018). Tutta colpa di Ismene. Milano: Mimesis.
  3. Della Cagnoletta M. (1998). L’oggetto artistico nella relazione terapeutica. In: Belfiore M. e
  4. Colli L.M., a cura di: Dall’esprimere al comunicare. Immagine, gesto e linguaggio nell’Arte e nella Danza-Movimento Terapia. Quaderni di Art Therapy italiana, 2: 43-58.
  5. Della Cagnoletta M. (2010). arteterapia. La prospettiva psicodinamica. Roma: Carocci.
  6. Eliot T.S. (1922). The Waste Land. New York: Horace Liveright (trad. it. La terra desolata.
  7. Quattro quartetti. Milano: Feltrinelli: 1985).
  8. Galzigna M. (2016). Il respiro dell’essere. Riflessioni sull’immagine” www.ibridamenti.com.
  9. Kalsched D. (1996). The Inner World of Trauma. London, New York: Routledge (trad. it. Il
  10. mondo interiore del trauma. Bergamo: Moretti e Vitali, 2001).
  11. Kalsched D. (2013). Trauma and the Soul. London, New York: Routledge (trad. it. Il trauma e l’anima. Bergamo: Moretti e Vitali, 2014).
  12. Kast V. (2002). Abschied von der Opferolle. Freiburg: Herder (trad. it. Abbandonare il ruolo
  13. di vittima. Vivere la propria vita. Roma: Koinè, 2003).
  14. Jaffé A., a cura di (1961). Erinnerungen, Träume, Gedanken von C.G. Jung. Zürich: Rascher Verlag (trad. it. Ricordi, sogni, riflessioni di C.G. Jung. Milano: Il Saggiatore, 1965).
  15. La Sacra Bibbia (1962). Paoline: Roma
  16. Macagno C., Bolech I., a cura di. (2012). Trent’anni di arteterapia e Danza Movimento Terapia. Torino: Ananke.
  17. Maragnani L., Aikpitanyi I. (2014). Le ragazze di Benin City. Milano: Melampo.
  18. Pattis Zoja E. (2011). Curare con la sabbia. Una proposta terapeutica in situazioni di abbandono e violenza. Bergamo: Moretti e Vitali.
  19. Philippe C. (2005). Bubu de Montparnasse. Grasset: Parigi.
  20. Winnicott D. (1971). Playing and Reality. London: Tavistock Publications (trad. it. Gioco e realtà. Roma: Armando, 1974).

Metriche

Caricamento metriche ...