
L’articolo dopo aver offerto una sintetica disamina delle fonti sovranazionali destinate a disciplina il fenomeno della violenza di genere e domestica, cerca di fornire, alcuni passaggi dello sviluppo dei mezzi e delle modalità con cui il processo penale cerca di fronteggiare il grave ed endemico fenomeno della violenza di genere e sulle donne. L’Autrice pone in rassegna i molteplici interventi legislativi che in questi anni sono stati adottati con lo scopo di far emergere come essi si muovono, da un lato, in sintonia con la sempre maggiore consapevolezza della gravità di tali reati, che sopprimono e riducono i diritti e le libertà della donna in quanto tale e dei minori, dall’altro lato, con le modalità e le forme con cui tali reati vengono perpetrati. L’Autrice si sofferma sull’importanza della L 69/2019 (cd. codice rosso) e sulle più recenti novelle che tendono, sempre più, ad anticipare la protezione della vittima. Nel tempo si è, dunque, creato un binario processuale atipico destinato a reprimere tali crimini. Un vero e proprio sottosistema che pare, oggi, perfezionarsi, in primo luogo, attraverso i diversi approdi giurisprudenziali, sempre più significativi in materia e, in secondo luogo, attraverso le ulteriori novelle. Il richiamo va, in tal caso, al DDL che introduce il reato di femminicidio, attualmente in discussione alla 2° commissione giustizia del Senato.