L’articolo esamina la terminologia impiegata nella storiografia sul movimento che lottava per i diritti delle donne nell’Italia liberale. In particolare, si interroga in merito a se debba essere descritto come un movimento femminista o emancipazionista. L’autrice analizza gli usi attuali e nel passato, indaga la storia e le origini della confusione terminologica intorno all’argomento e mette in luce alcune questioni, problematiche e insidie che emergono quando si cerca di venirne a capo. L’intento non è quello di dettare regole rigidamente prescrittive, ma piuttosto suggerire che forse è giunto il momento di discutere più a fondo una questione spinosa, una questione che nel corso del tempo potrebbe avere contribuito ad affievolire l’interesse suscitato da questo importante movimento tra chi studia la storia delle donne italiane.