L’accesso di massa alla proprietà privata della casa di abitazione è un fenomeno che ha segnato in profondità la storia dell’Italia repubblicana, pur restandone a oggi uno degli aspetti meno indagati in ambito storiografico. L’articolo intende contribuire a colmare questa lacuna risalendo alle origini del processo che ha portato l’Italia a diventare uno dei paesi con la più alta quota di proprietari di casa dell’Europa occidentale. Un ruolo decisivo, al riguardo, hanno avuto le politiche abitative ed edilizie volte a incentivare e sostenere la piccola proprietà.
Cruciali, sul piano politico e legislativo, furono gli anni del secondo dopoguerra, quando si posero alcuni dei tasselli fondamentali che sarebbero poi andati a comporre il mosaico dell’Italia quale paese di proprietari di casa. L’articolo prende in esame le posizioni programmatiche dei partiti e il confronto politico in sede di Assemblea costituente e di discussione parlamentare su provvedimenti di primaria rilevanza come il piano Ina Casa e le leggi Tupini e Aldisio per l’incremento edilizio.