L’autore presenta la possibilità di fare un lavoro terapeutico con la tecnica dello psicodramma psicoanalitico in un gruppo di ragazze adolescenti “antisociali”. Analizza in particolare uno specifico tipo di transfert nel gruppo, che egli chiama “transfert topico”, che conferisce al gruppo una dimensione onirica. È in questo modo possibile far emergere il doppio cordone ombelicale del sogno che opera nei gruppi. Questo doppio cordone ombelicale è all'origine delle resistenze nel lavoro dei gruppi, ma soprattutto delle istituzioni. Il riconoscimento di questa specificità permette un lavoro proficuo con i gruppi all’interno delle istituzioni. L’autore analizza il dispositivo della cura tradizionale a partire dalle teorizzazioni sui gruppi. Mette a confronto le loro differenze nel trattamento dei conflitti inconsci. Dall’analisi delle modalità di approccio al complesso Edipico nei gruppi, egli mostra come le due principali modalità del transfert si trovino nella dinamica esteriorità/riservatezza, che istituiscono relazioni inverse figura/sfondo nei dispositivi gruppali psicoanalitici e nella cura classica.