Le autrici propongono una breve dissertazione sull’utilizzo dello psicodramma a sostegno delle donne vittime di violenza. Il gruppo di psicodramma è stato un viaggio avventuroso, di donne con le donne, attraverso ruoli inesplorati, rappresentazioni conflittuali e immagini evocative dense di emozioni. Il lavoro, che ha avuto come punto di partenza l’esplorazione del ruolo genitoriale, ha permesso di percorrere sentieri intrecciati di storie individuali e di futuri possibili anche dopo relazioni traumatiche. Il gioco psicodrammatico ha stimolato movimento e spontaneità e lo spazio scenico ha rappresentato un luogo sicuro in cui le donne hanno potuto intessere nuove trame narrative relative alle esperienze personali.