La presente ricerca vuole essere una restituzione dell’esperienza di un modello integrativo-educativo che ha consentito alle donne migranti e vittime di tratta, accolte dal 2018 presso il SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) di Procida di sovvertire una condizione iniziale di “stigma sistemico” in diverse forme di empowerment, fino alla loro ridefinizione identitaria e accettazione a livello personale e di comunità. Difatti, il modello educativo di Ricerca-Azione presentato, tenendo conto dell’esperienza in situazione, e nell’ottica di un’accoglienza caratterizzata da un approccio olistico, dimostra la necessità della costituzione di equipe multidisciplinari, a forte valenza educativa, e non solo socio-assistenziale, per la sostenibilità e l’efficacia, nel medio e lungo termine, degli interventi messi in campo.