
Sulla base di una ricerca empirica svolta presso un importante ITS lombardo gli autori riflettono sul ruolo educativo e formativo dei tutor che accompagnano gli studenti dell’istruzione tecnologica superiore nei percorsi di tirocinio e apprendistato. Tali figure facilitano senza dubbio gli apprendimenti, che nel caso dei corsi di studio considerati avvengono in alternanza fra lezioni d’aula ed esperienza on the job, ma la loro funzione pare avvicinarsi soprattutto a quella del coaching, a cui si sommano compiti di mediazione e facilitazione che vanno a beneficio tanto dei singoli studenti, quanto dell’intera organizzazione e comunità di apprendimento. Più precisamente essi supportano i loro tutee in un processo non sempre facile di orientamento e di acquisizione di habitus professionali indispensabili per inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro. Rimane aperta la sfida pedagogica di investire sulle figure tutoriali non solo per garantire l’accompagnamento educativo di cui hanno bisogno giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro, ma anche per favorire direttamente e intenzionalmente i processi di apprendimento in alternanza. La piena valorizzazione formativa e culturale – e non solo occupazionale – dell’istruzione tecnica superiore passa anche da questo.