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2/2023 – Call for papers

06-12-2022

La valutazione delle scuole: stato dell’arte e prospettive
RIV Rassegna Italiana di Valutazione – Vol. 81

a cura di Michela Freddano

 

Il 28 marzo del 2013 è stato emanato, con Decreto del Presidente della Repubblica, il Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione.

Come in altri paesi europei (Eurydice, 2015), anche in Italia vi è stata una spinta verso la costruzione di una valutazione di sistema delle istituzioni scolastiche, accompagnata da un ampio dibattito scientifico (Faggioli, 2014; Landri e Maccarini, 2016; Palumbo e Pandolfini, 2016; Fiore e Pedrizzi, 2016; Barone e Serpieri, 2016; Poliandri, 2016; Freddano e Pastore, 2018; Previtali, 2018).

L’avvio in modo sistematico del procedimento di valutazione per le istituzioni scolastiche ha innescato cambiamenti nel modo di fare valutazione, introdotto nuovi ruoli e prospettive innovative per una cultura della valutazione sempre più democratica e pluralista (Stame, 2016) attenta all’apprendimento, oltre che all’accountability.

A quasi dieci anni dall’emanazione del Regolamento, tutti i segmenti dell’istruzione hanno conosciuto la prima fase del procedimento di valutazione, relativa all’autovalutazione; in particolare, la triennalità 2022-2025 è interessata da: un nuovo ciclo di valutazione (il terzo) per tutte le istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo, statali e paritarie; l’avvio a sistema dell’autovalutazione per i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA); la conclusione della sperimentazione del RAV per l’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) rivolto alle sedi formative accreditate dalle Regioni; l’approfondimento del quadro teorico di riferimento del RAV per le scuole dell’infanzia, volto a definire un RAV integrato nelle scuole del primo ciclo per le istituzioni scolastiche di primo ciclo comprensive di scuola dell'infanzia.

La prima fase del procedimento di valutazione, l’autovalutazione, prevede che tutte le scuole italiane, a seguito dell’analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'INVALSI, oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola, elaborino un rapporto di autovalutazione (RAV) in formato digitale, secondo un quadro di riferimento predisposto dall’INVALSI, e formulino un piano di miglioramento. Questo comporta che le istituzioni scolastiche possano disporre di dati da utilizzare per la propria autovalutazione e li possano integrare con dati propri. La funzione principale della valutazione è quella di evidenziare le criticità per poter aiutare soprattutto le scuole in difficoltà al fine di conseguire il miglioramento.

L’autovalutazione consiste nella realizzazione e interconnessione di processi riflessivi e di prassi valutative che, per essere efficaci ed empowering, devono essere embedded, partecipati, multilivello e multistakeholder. Soggetto protagonista è l’istituzione scolastica e formativa, in particolare chi la dirige e i componenti del nucleo interno di valutazione, chiamati a coinvolgere tutta la comunità scolastica nei processi di autovalutazione, in un processo collegiale e partecipato. Questo richiede agli attori coinvolti di prendere confidenza con i dati, avere padronanza nella loro lettura e interpretazione, nonché di rafforzare la capacità diagnostica e analitica per poter valutare sulla base di evidenze e individuare la linea strategica del miglioramento, nell’ambito della pianificazione triennale dell’offerta formativa.

Il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) è occasione di apprendimento che promuove dibattito consapevole sul ruolo della scuola nella società (Palumbo, 2018) e il supporto ai processi di messa a sistema, a livello macro su larga scala, si innesta in modo trasversale nelle pratiche di autovalutazione a livello micro.

In questa prospettiva, la call focalizzare l’attenzione su quattro concetti chiave:

  • sperimentazione, intesa come innovazione continua di modalità e strumenti di valutazione, per avviare processi complessi su larga scala, come nel caso dell’autovalutazione delle scuole a sistema;
  • tecnologia, come opportunità di supporto dei processi di valutazione, ovvero la realizzazione e lo sviluppo di strumenti tecnologici adeguati a sostenere in modo sempre più funzionale lo svolgimento dei processi valutativi;
  • formazione, delle persone direttamente coinvolte nei processi valutativi, con la finalità di costruire un ruolo valutativo professionale all’interno della comunità scolastica;
  • capacità di lettura e di interpretazione dei dati resi disponibili a livello centrale, indispensabile per una valutazione basata sulle evidenze.

In questa direzione, la call mira a selezionare contributi che, attraverso una riflessione metodologica o studi empirici, indaghino:

  • il ruolo degli indicatori nelle pratiche di valutazione delle scuole, con particolare riguardo a: la capacità degli indicatori di operativizzare la complessità sociale, la validità degli indicatori in relazione ai processi messi in atto da chi compie la valutazione, l’utilizzo degli indicatori a fini conoscitivi oltre che valutativi;
  • l’adeguatezza delle tecniche e delle procedure di valutazione messe in atto; l’utilizzo di rubriche di valutazione come strumento di valutazione esterna e autovalutazione della qualità di processi ed esiti;
  • il rapporto tra triangolazione e processi valutativi, l’utilizzo di metodi misti nell’autovalutazione e valutazione esterna delle scuole;
  • il ruolo della partecipazione nella valutazione delle istituzioni scolastiche e formative;
  • il rapporto tra learning e accountability nella valutazione delle scuole, ovvero quali collegamenti si riscontrano nella pratica valutativa tra autovalutazione, valutazione esterna, miglioramento e rendicontazione sociale delle scuole;
  • il rapporto tra data literacy, processi formativi e valutazione delle scuole;
  • l’utilità degli effetti della valutazione; l’uso dei risultati della valutazione per le scuole e per il decisore politico; come poter individuare effetti attesi e/o inattesi della valutazione sul miglioramento delle pratiche scolastiche;
  • la valutazione delle scuole in Italia rispetto agli altri paesi europei.

I contributi inviati potranno avere natura sia teorica che empirica, compresi risultati preliminari da ricerche ancora in corso, purché presentino elementi significativi e di interesse scientifico.

I contributi saranno sottoposti, come da politica della rivista, al vaglio di un “doppio referaggio cieco” e saranno selezionati a giudizio insindacabile dei/delle referee individuati/e dalla redazione. Poiché la loro pubblicazione è programmata su un fascicolo della RIV in uscita nel 2023 si invitano Autori e Autrici a tenere conto con attenzione di questa collocazione temporale rispetto ai contenuti delle proposte e al loro aggiornamento. Si ricorda altresì che non è possibile sottoporre alla rivista proposte che siano già state, nella medesima forma, pubblicate altrove, compreso il sito dell’AIV.

I contributi, in italiano o in inglese, comprensivi di note e riferimenti bibliografici dovranno (pena la non accettabilità della sottomissione):

  • essere compresi tra 40.000 e 50.000 battute (spazi inclusi e grafici e tabelle inclusi);
  • rispettare rigorosamente, salvo la lunghezza in battute indicata qui sopra, quanto previsto dalle norme redazionali della rivista pubblicate sul sito dell’editore FrancoAngeli;
  • essere inviate esclusivamente tramite la piattaforma OJS della rivista.

Tutte le informazioni per la sottomissione delle proposte sono illustrate al seguente link: https://valutazioneitaliana.eu/2003/01/24/riv/.

Il caricamento in piattaforma delle proposte di contributo è possibile dalla data di uscita della call fino al 31 marzo 2023. Il processo di referaggio si concluderà entro la fine del mese di luglio 2023 ed i contributi accettati saranno pubblicati sui numeri della RIV secondo la sequenza che la redazione riterrà maggiormente coerente con la strategia editoriale annuale della rivista.