Parlare abitualmente più di una lingua sta diventando progressivamente la norma più che l’eccezione. Comprendere esattamente quali siano i vantaggi (e i possibili svantaggi, se ci sono) di questa nuova condizione è imprescindibile se si vogliono effettuare scelte informate e consapevoli sulla gestione delle situazioni di multilinguismo nella nostra società, che interessano vari livelli (dalla scuola ai servizi alle istituzioni) e richiedono modelli organizzativi adeguati oltre a nuovi paradigmi culturali. I miti ancora diffusi che nascono dal timore che la convivenza di più lingue e culture in uno stesso territorio possa rappresentare motivo di confusione e costituire ostacoli per lo sviluppo dell’individuo e il benessere dei gruppi possono essere oggi sfatati dalle evidenze scientifiche. La ricerca ha infatti dimostrato che il multilinguismo non costituisce uno svantaggio per lo sviluppo cognitivo e linguistico e che anzi può portare dei vantaggi per la sua capacità di stimolare le funzioni esecutive, la metacognizione, la Teoria della Mente, fino ad arrivare alla capacità di empatia. Perché tali vantaggi si manifestino sono tuttavia necessarie alcune precondizioni, che includono sufficiente quantità, qualità e varietà dell’esposizione alle due o più lingue e un atteggiamento positivo verso ognuna delle lingue parlate.