Il contributo qui presentato si propone come sintesi dei numerosi e ricchi contributi ricevuti a commento dell’articolo-bersaglio di Antonietti et al. (2022) sulla possibilità/necessità di cambiare paradigma per affrontare e comprendere i disturbi del neurosviluppo. Il dibattito, con l’integrazione con quanto disponibile in letteratura, ha permesso di evidenziare linee di cambiamento per affrontare la complessità che caratterizza le traiettorie di sviluppo a vari livelli d’analisi.
L’approccio multi-livello è qui analizzato attraverso tre costrutti: 1) la vulnerabilità biologica e/o psicologica in interazione con l’ambiente; 2) lo sviluppo come organizzazione atipica delle connessioni del cervello; 3) la visione processuale della realtà. Gli approfondimenti proposti nel dibattito hanno consentito di evidenziare fattori che si ritengono rilevanti per la ricerca, per il lavoro clinico diagnostico e per l’intervento. La formazione accademica e degli operatori sanitari può essere lo strumento funzionale per promuovere conoscenze e competenze finalizzate a una maggiore consapevolezza del cambiamento che è in atto.