“C’era una volta una corona magica” è un progetto di fotografia narrativa sociale proposto durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, prevalentemente rivolto alle famiglie con bambini che durante il lockdown non hanno avuto accesso alle attività abituali e ad aiuti esterni. Agli adulti veniva chiesto di costruire e fotografare insieme ai bambini una corona magica con materiali disponibili in casa, inventare una fiaba su di essa e condividere foto e testo sul gruppo Facebook dedicato. L’obiettivo principale era valorizzare il tempo con i bambini costruendo insieme qualcosa di innovativo, dando voce alle emozioni e narrando le loro esperienze.
Sono stati condivisi 202 contributi, tra cui prodotti collettivi realizzati da oltre 300 minori e contributi individuali di 114 persone. L’analisi qualitativa dei testi mostra come il potere magico attribuito alla corona sia quello di risolvere problemi (26%), salvare l’ambiente da disastri/cataclismi (24%), portare gioia, amicizia e pace (19%), far viaggiare (5%), compiere imprese incredibili (15%), far capire cose importanti (10%), produrre cambiamenti di vita (4%). Tra le emozioni citate, si osserva la netta prevalenza della felicità (47%), quasi esclusivamente come formula finale classica della fiaba. All’interno della fiaba troviamo invece prevalenza di paura (35%) e tristezza (34%). In oltre metà dei casi la fiaba era ambientata in luoghi chiusi.
Tenuto conto dell’ampia partecipazione, riteniamo che la co-costruzione di fiabe e fotografie possa aver rappresentato un valido strumento d’intervento in ambito psico-sociale favorendo il processo di integrazione dell’esperienza passando dal registro iconico a quello
verbale, facilitando l’espressione emotiva e riducendo la solitudine percepita.