L’era postmoderna pullula di proposte di consumo, anche nel campo della meditazione è in voga un trend consumistico. Questo dà vita a un grave e dilagante paradosso, un vero e proprio atteggiamento contro meditativo rivolto alle pratiche di meditazione stesse, una sorta di innamoramento provvisorio e passeggero. La fascinazione per gli orpelli e i simboli restringe la coscienza dando al praticante l’illusione di ampliarla facendo sì che egli tratti la meditazione al pari di un bene di consumo. Viene qui proposto un recupero delle forme più semplici e radicali possibili per la pratica quotidiana, quella pratica senza obiettivi ma diligentemente condotta.
Riferimenti bibliografici
Segal Z.V., Williams J.M.G. & Teasdale J.D. (2014). Mindfulness al di là del pensiero attraverso il pensiero. Torino: Bollati Boringhieri.