In questa conversazione, Andreina Navone si racconta e ripercorre la lunga strada che l’ha portata ad essere analista junghiana, a partire dai suoi primi passi come insegnante, scoprendo, attraverso il lavoro con i bambini, la potenza dell’immagine, e il suo valore terapeutico. Nel corso della conversazione Andreina Navone si sofferma anche su alcuni importanti principi teorici, come transfert e controtransfert, in particolare nel metodo del Sandplay, sulla spiritualità e sul lavoro con i bambini adottati, di cui si è a lungo occupata. È presente nel racconto anche l’incontro fondante con diversi analisti e con Dora Kalff, di cui è stata allieva e amica.