@article{Dell’Amico_2020, title={Miti che curano. Il ruolo della memoria religiosa nella psicologia analitica di Carl Gustav Jung}, url={https://journals.francoangeli.it/index.php/jun/article/view/8511}, DOI={10.3280/jun51-2020oa8511}, abstractNote={<p>Nel seguente articolo vorrei analizzare filosoficamente in quali termini la psicologia<br />analitica di Carl Gustav Jung si ponga come erede della tradizione spirituale occidentale,<br />addirittura come un “cristianesimo post-religioso”. Nel farlo vorrei anzitutto evidenziare i<br />rapporti fra la tradizione ebraico-cristiana e la psicologia analitica, valutando il peso specifico<br />che Jung attribuisce alla memoria religiosa e alla sua capacità terapeutica di fornire un canale di<br />espressione alle forze agenti nell’uomo. Metterò in luce come lo psichiatra svizzero ritenga<br />opportuna una ri-formulazione dello scenario mitico tradizionale così da offrire una base<br />immaginale all’esternazione dei processi psichici dell’occidentale moderno. Cercherò in questo<br />modo di mostrare come per Jung «la perdita delle radici e l’abbandono della tradizione<br />nevrotizzino le masse e le predispongano all’isteria collettiva» (Jung 1982).</p>}, number={51}, journal={Studi Junghiani - Open Access}, author={Dell’Amico, Shady}, year={2020}, month={lug.} }